CASA DI AUGUSTO MUSEALIZZAZIONE - ROMA 2013
La collaborazione ha visto la partecipazione dello studio di architettura in qualità di consulente per la realizzazione di modelli di analisi e studio dei luoghi, che congiuntamente alle richieste della Soprintendenza hanno determinato proposte-soluzioni progettuali rispondenti alle istanze presentate che di volta in volta venivano declinate in sede di riunioni valutative dai funzionari incaricati. La consulenza ha pertanto prodotto materiale di studio ed approfondimento progettuale quale: analisi del sito reperendo il materiale d'archivio messo a disposizione, rilievo ed analisi dei luoghi, ricerca di materiali compatibili con il sito archeologico così come lo studio d'inserimento paesaggistico e di percorso itinerante di accesso all'area. Le soluzioni sviluppate sono state donominate concept A e B.
Per poter operare e far fronte alle istanze di tutela, conservazione e fruizione del sito durante l'anno, si è voluto per quanto possibile rispondere ed esplicitare in chiave contemporanea i tre principi vitruviani di firmitas, venustas, utilitas, principi che posso essere così sintetizzati nella componente:
- strutturale, per loro stessa natura le pre-esistenti strutture archeologiche sono il risultato di stratificazioni (muri divisori, fondazioni per il contenimento di nuove strutture), che loro malgrado non potevano essere rilette secondo una logica di continuità, con il nuovo sistema strutturale. Dunque la nuova struttura deputata al sostegno della nuova copertura, è stata concepita per rispondere a due requisiti fondamentali di:
1) realizzazione di una configurazione agli appoggi, tale da rendere la distribuzione dei nuovi carichi il più omogenea possibile;
2) preservare quei setti murari, dalle ridotte capacità meccaniche, impreziositi da raffinati affreschi, applicando così i nuovi carichi alle sole strutture di fondazione;
3) elementi di controsoffittatura leggeri, nei quali interporre tra gli stessi e l'intradosso del solaio tutti gli elementi tecnologici necessari garantire livelli di qualità visiva nonché di controllo delle condizioni termo-igrometriche per la nuova ala museale, per tale problematica si è proposto l'uso di una tecnologia estremamente leggera e capace di assolvere a tale compito, l'uso di una controsoffittatura realizzata con telo teso tipo Barrisol.
Queste prescrizioni progettuali lasciano facilmente pensare ad una maglia strutturale chiaramente non "regolare" e dunque fortemente impattante nella lettura del sito. Per ovviare a ciò, ovvero, per poter mantenere le esigenze sopra descritte si è operato alla realizzazione di un sistema integrato dove elementi simili ma non uguali assolvono a diverse funzioni: strutturali, tecnologiche, ed al contempo di lettura e finitura formale di quello che sarà il nuovo prospetto.
La soluzione proposta ha trovato ispirazione nel messaggio di mimesi riconducibile al sistema del cosìdetto "codice a barre" è stata una possibile soluzione dove la finalità era quella ottenere una modulazione del posizionamento di pilastri o setti, in funzione di campiture più o meno regolari sulle strutture native.
- funzionale, così come le strutture sono parte di questo diaframma/parete definendone spessore e ritmo, altrettanti elementi verticali sono distribuiti
per partecipare a questa distribuzione spaziale. Tra questi alcuni hanno la loro parte interna, cava, con funzione di cavedio/tracantone per la
raccolta delle acque meteoriche. Dunque la possibilità di rendere "assente" una presenza, quella del discendente, troppo spesso protagonista per una mancata progettazione. Infine per quanto attiene alla realizzazione della copertura e della sua stratificazione obbligatoriamente di esigua sezione si è proposto un pacchetto tecnologico che permettesse di rispondere all'esigenza richiesta da parte dalla Committenza ovvero l'inserimento di una copertura a verde, meglio definibile come copertura a verde estensivo. Si è proposta una tecnologia capace di utilizzare una tecnologia così detta a secco mediante l'uso di formelle capaci di raccogliere e rilasciare progressivamente le acque meteoriche. L'uso del tetto con verde estensivo permette una mitigazione dell'irraggiamento solare in copertura conferendo al contempo un inserimento paesaggistico coerente con il luogo.
- estetico/formale, ulteriori elementi di spessore minore si interpongono tra i sopracitati, così da comporre un unicum fisico senza precluderne
la permeabilità visiva, ottenendo così un'anteprima di quella che sarà, alla fine del breve percorso presso le cd. scale caci, la visita dell'area.
Il tema del percorso in questo specifico progetto è uno degli elementi che maggiormente caratterizzano la visita, dovuto al suo particolare
posizionamento topografico ed "urbano" sul colle Palatino.

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